
Gli sviluppatori che gestiscono LMS open source sono spesso gli eroi silenziosi dell’ateneo, mantenendo sistemi complessi operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Conoscono ogni dettaglio della piattaforma: ogni patch, ogni workaround, ogni collo di bottiglia nelle prestazioni: li hanno affrontati e risolti tutti.
Per questo, quando si discute di un’eventuale migrazione da un LMS open source e legacy, è naturale che emergano timori e ansie nel team tecnico.
In questo articolo sfatiamo i tre miti che alimentano il “dilemma dello sviluppatore”, per ottenere il pieno supporto del team in un passaggio cruciale verso un LMS moderno.
Mito 1 – Lo sviluppatore diventa superfluo
I sistemi legacy richiedono manutenzione manuale costante, facendo sentire gli sviluppatori sia indispensabili sia potenzialmente a rischio di perdere il lavoro se l’ateneo decide di cambiare piattaforma.
In realtà, quando un ateneo passa a Canvas, il ruolo dello sviluppatore diventa più strategico che mai. Tale ruolo diventa fondamentale per:
- Migrare e mappare correttamente i dati
- Integrare Canvas con altri sistemi dell’ateneo
- Creare script, plugin e middleware per flussi di lavoro unici
- Guidare un progetto di trasformazione digitale a livello istituzionale
Quante volte capita a uno sviluppatore di condurre una migrazione di questa portata?
“Ho guidato team di sviluppatori per tutta la mia carriera e so per certo che, se vuoi perdere un grande sviluppatore, basta costringerlo a restare ancorato a strumenti ormai obsoleti.”
- Martin Bean CBE, già Rettore della Open University e della RMIT, cliente Canvas
Mito 2 – La carriera dello sviluppatore si blocca
Un’altra paura comune è che, una volta completata la migrazione, lo sviluppatore non abbia più spazio per innovare e contribuire al miglioramento dell’esperienza di apprendimento digitale.
Contrariamente a quanto si pensa, la realtà è diversa: liberandoli dal peso della manutenzione manuale di sistemi obsoleti, gli sviluppatori possono concentrarsi su progetti ad alto valore aggiunto utilizzando le tecnologie più moderne.
All’interno della Canvas Community, possono:
- Creare integrazioni e personalizzazioni per rendere la piattaforma ancora più utile a docenti e studenti
- Accedere a dati centralizzati e affidabili per sviluppare analisi predittive, monitorare risultati di apprendimento o implementare interventi personalizzati
- Sperimentare con innovazioni come tutor IA o strumenti di apprendimento adattivo
- Lavorare con framework emergenti come React, GraphQL o architetture a microservizi
- Certificare le proprie competenze tramite programmi di formazione, badge e attestati con reale valore di mercato
“Uno dei grandi punti di forza di Canvas LMS è la sua vivace comunità globale: uno spazio prezioso di collaborazione e supporto. L’accesso a conoscenze condivise e soluzioni pratiche è stato fondamentale per ottimizzare il nostro utilizzo di Canvas.”
- Renaat De Muynck, Web Developer & Educational Technologist, Artevelde University of Applied Sciences
Mito 3 – Si perde la comunità
Molti LMS open source vantano comunità ampie e attive, dove gli sviluppatori condividono codici ed idee. Il timore è che, passando a Canvas, si perda questa rete di confronto.
La verità? La Canvas Community è gratuita e funziona proprio come una community open source, con una rete globale di sviluppatori che scambiano best practice, integrazioni e workflow.
Gli sviluppatori che si uniscono alla community possono accedere immediatamente a:
- 300.000+ post su edtech
- 30.000+ domande con risposta
- 450+ webinar gratuiti
- 4.200+ guide ufficiali
E, partecipando attivamente, costruiscono network e credibilità guadagnando badge riconosciuti. Inoltre, Canvas riunisce regolarmente i propri sviluppatori in eventi come InstructureCon, CanvasCon, nei gruppi utenti e beta tester.
“In quanto Rettore, vuoi che i tuoi sviluppatori siano parte di queste community perché riporteranno in ateneo non solo competenze tecniche, ma anche innovazione didattica, spunti di ricerca e strategie competitive.”
- Martin Bean CBE, già Rettore della Open University e della RMIT, cliente Canvas
Conclusione
Passare a un LMS moderno come Canvas non significa lasciare indietro i tuoi sviluppatori, ma potenziarli.
Sfatare i miti sulla ridondanza, sul blocco di carriera e sulla perdita di comunità è il primo passo per portarli a bordo dell’innovazione e farli diventare protagonisti della trasformazione digitale del tuo ateneo.
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